Il Nostro Metodo

la maestria

Il Metodo Classico

champenoise

Allevamento a Guyot

Il Guyot è un tipo di allevamento particolarmente indicato per i terreni collinari, solitamente poco freschi e non molto fertili. Questo grazie alla potatura, migliora le caratteristiche produttive della pianta. Ma come avviene la potatura vite?

Il principio su cui si basa la potatura del metodo Guyot, da eseguire a metà inverno, è di eliminare i tralci che hanno già dato frutti, sostituendoli con quelli che si sono sviluppati l’anno precedente. In questa operazione sono riconoscibili tre tagli, i quali vengono chiamati convenzionalmente: passato, presente e futuro.

 

Il taglio del passato consiste nella rimozione del tralcio di due anni, cioè quello che ha già prodotto. Questo viene sostituito da un altro, di un anno, cresciuto sulla sommità del ceppo.

Quello del presente consiste nel taglio del tralcio che dovrà produrre. Questo, solitamente a 6-12 gemme, verrà poi disteso orizzontalmente.

Infine c’è il taglio del futuro che ha la funzione di creare il nuovo sperone di 1-2 gemme. Questo, l’anno successivo, fornirà nuovi tralci dai quali si deciderà chi sarà destinato a produrre.

Ogni anno si ripeterà lo stesso procedimento.

Esistono anche delle varianti del Guyot, per questo definito semplice. Tra queste, il più diffuso è il Guyot doppio, caratterizzato da due tralci da frutto piuttosto che da uno.

La Vendemmia

selezione e raccolta

Il processo di vendemmia inizia con la selezione dei migliori grappoli, rispettando i tempi naturali di maturazione.

Il Trasferimento

il processo produttivo

L’uva raccolta viene posta in cassette disinfettate e trasferita in cantina.

La Selezione

il processo produttivo

I grappoli vengono scaricati su di un nastro trasportatore che li condurrà alla pressa.

La Pressatura

il processo produttivo

L’uva viene spremuta in modo soffice, con pigiature leggere nelle prime fasi per poi aumentare gradualmente ma senza eccedere. Corte Aura utilizza solo la parte più succosa dell’acino ma ciò non implica sprechi: la parte non utilizzata viene inviata alle distillerie locali che ne ricaveranno distillati pregiati.

La Prima Fermentazione

metodo classico – champenoise

Le vasche refrigerate accolgono il mosto a cui verranno poi aggiunti i lieviti che permetteranno la “prima” fermentazione.

IL Tiraggio

metodo classico – champenoise

Una volta terminata la prima fermentazione occorre selezionare le migliori cuvée per le diverse tipologie. Il vino viene imbottigliato, con l’aggiunta di zucchero e lieviti che provocheranno la “seconda” fermentazione, questa volta entro ogni singola bottiglia.

La Seconda Fermentazione In Bottiglia

metodo classico – champenoise

Più lenta e lunga è la seconda fermentazione in bottiglia migliore sarà il vino.

Affinamento Sui Lieviti

metodo classico – champenoise

La legge stabilisce un minimo di 18 mesi per il Brut ed un minimo di 24 mesi per il Satèn, a partire dalla data di imbottigliamento. Corte Aura, in ossequio alla filosofia della tartaruga, ha deciso di raddoppiare questi tempi.

Remuage

metodo classico – champenoise

La rotazione delle bottiglie avviene grazie ai giropallet, le pupitre sono un romantico ricordo!

Sboccatura

metodo classico – champenoise

Dopo lunghi mesi, al termine del processo di “maturazione sui lieviti”, le bottiglie vengono stappate, “Sboccatura”, per eliminare i lieviti esausti.

Imbottigliamento

il processo produttivo

La bottiglia viene infine etichettata e riceve il contrassegno di Stato a garanzia dell’origine e della qualità.

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